Presentazione Progetto
La trombosi venosa profonda è la più comune malattia cardiovascolare dopo l’infarto miocardico e l’ictus cerebrale. La sua incidenza nella popolazione generale è di 1-2 casi/1000 abitanti/anno e se non adeguatamente trattata evolve in più del 50% dei casi in embolia polmonare. Ha una elevata tendenza alla recidiva (30% a 8 anni) e residua una sindrome post-trombotica nel 25%.
E’ una malattia cronica multifattoriale causata da interazione fra fattori genetici ed acquisiti: quando si supera una certa soglia insorge la trombosi la cui incidenza aumenta in modo marcato con l’età (10,7% di probabilità di TVP a 80 anni).
Coinvolge fattori acquisiti ed ereditari, oltre a cause predisponenti come ad es. il tipo di intervento chirurgico, fattori medici (malattie, allettamento, etc) e uno stato di trombofilia congenita e acquisita.
Il termine flebite superficiale o trombosi venosa superficiale (TVS) indica la presenza di uno stato trombotico-infiammatorio di una vena superficiale ovvero soprafasciale.
La TVS si manifesta con dolore e arrossamento localizzato a un cordone palpabile che si estende lungo il decorso della vena, con edema ed eritema nelle zone circostanti.
L’incidenza di TVS nella popolazione generale è sconosciuta, ma sembra maggiore di quella della trombosi venosa profonda.
Da molti anni si sono affinate le capacità diagnostiche della malattia tromboembolica, riconoscendo i fattori predisponenti e cercando di ridurre i rischi di comparsa della malattia specie nel post intervento.
Le terapie si sono moltiplicate passando dalla eparina calcica fino alle più moderne EBPM, al Fondoparinux e ai NAO.
Di pari passo si sono modificati i controlli e le indicazioni in caso di interventi chirurgici più o meno invasivi.
Informazioni ECM
► ID ECM: 661-368686
► Ore formative: 5
► Obiettivo formativo:
► Crediti ECM: 5
► Professioni:
- Medico chirurgo
- Medicina generale (medici di famiglia)
► Partecipanti: 50
► Costo: Gratuito
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