Presentazione Progetto
Nel mondo Occidentale le malattie cardiovascolari risultano tra le principali cause di morte e la loro prevalenza, unita alla loro morbilità, rappresenta una sfida costante per il sistema sanitario dei nostri paesi. Vari fattori rendono particolarmente problematico l’approccio diagnostico terapeutico allo scompenso cardiaco; tra gli altri la moltitudine dei fattori che possono
rendere instabile la malattia, la possibile compromissione multiorgano e la costante presenza di comorbidità che rendono spesso necessario l’intervento di più specialisti ed un approccio terapeutico diversificato. Uno degli aspetti più significativi riguardanti l’evoluzione verso lo scompenso cardiaco di grado elevato è il riferimento precoce o tardivo allo specialista
del paziente affetto da disturbi non sempre facilmente correlabili alla suddetta patologia.
Scopo del Convegno è sottolineare l’importanza della prevenzione primaria e secondaria, l’assoluta necessità di un corretto approccio multidisciplinare al paziente affetto da insufficienza cardiaca che possa garantire un’adeguata copertura di tutti i suoi fabbisogni.
Si parlerà inoltre di fibrillazione atriale che è l’aritmia cardiaca più frequente e la sua prevalenza aumenta progressivamente con l’età, risultando quindi frequente nel paziente anziano, nel quale si associa inoltre ad un rischio elevato di embolizzazione cerebrale. L’ictus cardioembolico rappresenta, infatti, una delle patologie più rilevanti per frequenza e gravità che gli operatori sanitari si trovano ad affrontare nel paziente anziano. L’incidenza è infatti in progressivo incremento e le problematiche ad essa correlate assumono un ruolo di primaria importanza, sia dal punto di vista clinico sia per l’impatto economico che la gestione di questa patologia impone all`intero Servizio Sanitario. La disponibilità di nuovi anticoagulanti orali, per le loro caratteristiche specifiche di efficacia e tollerabilità, rappresenta una opportunità terapeutica di estremo interesse per il paziente anziano, per il quale, non raramente la terapia anticoagulante effettuata con antagonisti della vitamina K comporta numerosi problemi sia clinici che organizzativi.
Informazioni ECM
► Crediti ECM: 6
► Professioni:
- Medico chirurgo
- Cardiologia
- Ematologia
- Geriatria
- Medicina e chirurgia di accettazione e di urgenza
- Medicina generale (medici di famiglia)
- Medicina interna
- Neurologia
► Partecipanti: 30
► Costo: Gratuito
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